Assunta
(venerdì 14 novembre 2014)
Categoria: Malinconia
LEZIONE DI VITA
18:48 del 14-11-2014Buonasera cari amici sparsi per lo stivale. Oggi pomeriggio, sono andata dalla parrucchiera, come sapete ho i capelli lunghiiiiiiisssimi e quindi ogni tanto una spolverata di ossigeno ci vuole. La parrucchiera è un'amica da anni e ogni volta che vado, ne approfittiamo per scambiare due chiacchiere. Si parlava del sonno che manca, mi lamentavo di questo mio difetto di dormire pochissimo, una signora vicina di poltrona, si è intromessa nel discorso, signora (mi ha detto) cerchi di riposare la notte senza pensieri, io sono tranquilla, ho un cancro alle ossa da circa tre anni e combatto più che posso, sto curandomi e per il momento il male è fermo. Ragazzi! Non mi sono mai vergognata tanto delle mie lagne in fondo senza importanza, non sapevo cosa dire, ed è stata proprio lei, che mi ha tolta dall'imbarazzo, vede (mi ha detto) prima ero una fifona, ora sono diventata più forte, vivo giorno per giorno e cerco di godermi la vita più che posso, godendomi la mia famiglia. Questa parentesi, tornando a casa, mi ha fatto riflettere, io che mi lamento, che ho sempre qualche cosa su cui lagnare, io che mi terrorizzo al pensiero del dolore e della sofferenza, sono una fortunata, (almeno fino ad oggi). Ho ricevuto una lezione di vita.
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dora
(venerdì 14 novembre 2014)
si, ma non per questo dormirai stanotte!! Tu sei ormai "impostata" così. Dormi poco, e sei in buona compagnia. Molti illustri personaggi dormivano 3/4 ore a notte.(Napoleone, per esempio).
Quanto alle lezioni di vita, è vero, la sofferenza (quella reale!!!), porta a fare il bilancio della propria esistenza. E' quasi una regola: chi soffre di malattie incurabili, impara ad assaporare tutto quello che la vita concede ancora, come chi ha sofferto la fame difronte a un banchetto.
Ovviamente ci vuole anche il carattere. E anche qui il piangersi addosso non porta a nulla.
Sei d'accordo? Ciao, buon fine settimana.
Quanto alle lezioni di vita, è vero, la sofferenza (quella reale!!!), porta a fare il bilancio della propria esistenza. E' quasi una regola: chi soffre di malattie incurabili, impara ad assaporare tutto quello che la vita concede ancora, come chi ha sofferto la fame difronte a un banchetto.
Ovviamente ci vuole anche il carattere. E anche qui il piangersi addosso non porta a nulla.
Sei d'accordo? Ciao, buon fine settimana.
Oscar
(sabato 15 novembre 2014)
Care Signore ricordatevi però che sin da piccoli veniamo impostati a rincorrere la chimera della vita, la coniugazione del verbo che usiamo di più è sarò, farò, diventerò, non siamo mai soddisfatti perchè viviamo continuamente nel futuro e non ci godiamo la goccia di sudore che ci cade dalla fronte e non sentiamo il fresco che una leggera brezza ci procura, quella goccia ci da fastidio perchè ci distoglie un attimo dal nostro obbiettivo.
La vita non è quello che ci hanno insegnato o quello che continuano a volerci far credere, lo so che non siete d'accordo ma anche se non riesco io stesso a fare questo quando mi guardo allo specchio vedo tutte le cazzate che mi racconto perchè, almeno con me stesso, cerco di non mentire
La vita non è quello che ci hanno insegnato o quello che continuano a volerci far credere, lo so che non siete d'accordo ma anche se non riesco io stesso a fare questo quando mi guardo allo specchio vedo tutte le cazzate che mi racconto perchè, almeno con me stesso, cerco di non mentire
Assunta
(sabato 15 novembre 2014)
18:40 del 15-11-2014
Hai azzeccato il nostro vivere, siamo proiettati al futuro e spesso perdiamo di vista il presente. Il passato non torna più, il futuro dovrà venire e il presente che è vita, ma noi non lo vogliamo capire. Hai ragione anche tu Dora, io sono impostata così come un orologio da anni, sin da bambina e ormai non riuscirò a cambiare. Il mio dormire tre/quattro ore a notte, non mi procura nessun fastidio e nessuna stanchezza, ma se sono serena, i miei pensieri mi aiutano a far passare la notte tranquillamente, i guai arrivano quando c'è qualche cosa che non quadra, le mie notti insonni, sono paragonabili ad incubi e diventa difficile anche soltanto rimanere a letto.
Hai azzeccato il nostro vivere, siamo proiettati al futuro e spesso perdiamo di vista il presente. Il passato non torna più, il futuro dovrà venire e il presente che è vita, ma noi non lo vogliamo capire. Hai ragione anche tu Dora, io sono impostata così come un orologio da anni, sin da bambina e ormai non riuscirò a cambiare. Il mio dormire tre/quattro ore a notte, non mi procura nessun fastidio e nessuna stanchezza, ma se sono serena, i miei pensieri mi aiutano a far passare la notte tranquillamente, i guai arrivano quando c'è qualche cosa che non quadra, le mie notti insonni, sono paragonabili ad incubi e diventa difficile anche soltanto rimanere a letto.
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